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Articolo: Microplastiche nei cosmetici: Cosa sono e come evitarle

Microplastiche nei cosmetici: Cosa sono e come evitarle
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Microplastiche nei cosmetici: Cosa sono e come evitarle

MICROPLASTICHE NEI COSMETICI

Cosa sono e come evitarle

Le microplastiche sono minuscole particelle di plastica derivate da lavaggi di capi sintetici, resti di pneumatici e plastiche varie che vengono dispersi nell’ambiente e sono ad oggi una delle maggiori cause dell’inquinamento alimentare e marino.

Ogni anno ingeriamo involontariamente grandi quantità di microplastiche. Da uno studio pubblicato sull’Environmental Science and Technology emerge che, attraverso l’alimentazione, ingeriamo all’incirca 50.000 microparticelle di plastica l’anno, dato in continuo aumento se consideriamo anche l’eccessivo consumo di acqua in bottiglia di plastica che ne contiene fino a 22 volte di più rispetto a quella del rubinetto!

Per quanto riguarda i mari, nel 2017 l’ONU ha dichiarato che ci sono 51 mila miliardi di particelle di microplastica nelle acque marine, 500 volte più numerose di tutte le stelle della nostra galassia.

Queste però sono state per molti anni nell'industria della cosmesi un ingrediente fondamentale, gran parte delle industrie cosmetiche utilizzano infatti le microplastiche come addensante nei propri prodotti o come esfoliante negli scrub o nei prodotti da risciacquo.

Tutto ha inizio negli anni Novanta, quando i produttori di prodotti per il make-up hanno cominciato a inserire “microsfere” nei detergenti per la pelle, nei dentifrici, negli scrub e nelle creme da barba, e le microplastiche sono arrivate a rappresentare dall’1 al 90 % del peso del prodotto stesso la cui quasi totalità dei residui va poi a finire in mare e viene ingerita dai pesci che ogni giorno finiscono sulla tavola di migliaia di persone.

Basti pensare che nel 2013, solo per i prodotti di bellezza, sono state utilizzate quasi 5.000 tonnellate di microplastiche. Dal primo gennaio 2020 però è scattato il divieto alle microplastiche nei prodotti cosmetici da risciacquo,  questa legge prevede il divieto di “mettere in commercio prodotti cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergente contenenti microplastiche”.

Ma l’associazione ambientalista Greenpeace ha condotto uno studio sulla presenza di microplastiche nei prodotti più comuni per il make-up, questi sono prodotti che in realtà non rientrano nel divieto d’uso di microplastiche, ma ciò che ne è venuto fuori è stato davvero sconcertante:

  • Nel 79% dei prodotti verificati (che sono stati 672 in totale), erano presenti materie plastiche. 
  • La maggiore presenza è stata rilevata nei mascara (90% dei prodotti controllati), seguita da rossetti e lucidalabbra (85%) e fondotinta (74%).
  • 1 azienda su 14 è risultata priva della presenza di plastica all’interno dei propri prodotti.

Come possiamo fare la differenza?

Circa il 50% dell’inquinamento causato dalla plastica deriva dagli imballaggi,  la maggior parte derivati da prodotti per l’igiene personale e la cosmesi. Fortunatamente esistono delle alternative per avere un perfetto beauty plastic-free: i prodotti solidi.

Ecco alcuni dei vantaggi:

  • Packaging ecologico: non hanno bisogno di flaconi di plastica o altri contenitori perché vengono confezionati in carta riciclata o materiali biodegradabili. L’assenza di conservanti chimici e l’utilizzo di ingredienti naturali rende i prodotti solidi meno aggressivi per la pelle. Gli amanti delle escursioni in natura poi possono stare tranquilli: trattandosi di ingredienti naturali, le schiume rilasciate nell’acqua non sono dannose per l’ambiente.
  •  Meno acqua: si calcola che circa l’80% della formulazione di un tradizionale shampoo liquido sia costituito da acqua; allo stesso modo, i classici packaging in bottiglia sprecano una quantità enorme di risorse idriche specialmente in fase di produzione. I cosmetici solidi risolvono il problema perché non contengono acqua: secondo i dati più recenti, la sola produzione e vendita di shampoo solidi, a livello globale, evita lo spreco di 1.350.000 litri d’acqua all’anno.
  • Economia: Sono dei prodotti zero-waste, ciò vuol dire che non ci sono sprechi perché si usa fino all’ultima briciola, evitando anche di lasciare residui da smaltire nell’ambiente.
  • Durata: Sono super concentrati e durano molto a lungo, uno shampoo da 50 grammi può durare dai 3 ai 5 mesi a seconda della frequenza e dalla lunghezza dei capelli ma in ogni caso molto di più rispetto ad uno shampoo classico. Nel lungo periodo quindi,  i prodotti solidi sono più convenienti rispetto a quelli liquidi.
  • Praticità: Occupano poco spazio quindi trovano posto anche in armadietti piccoli e sovraffollati e sono un’ottima soluzione per chi viaggia spesso perché essendo privi d’acqua, sono più leggeri e possono essere trasportati senza problemi nel bagaglio a mano.
  • Formulazioni “green”: anche se non è una regola, il più delle volte le formulazioni di questi cosmetici sono eco-compatibili, in linea con il concetto di sostenibilità che rappresentano. In più, non è raro che i cosmetici solidi siano anche vegani, il motivo è legato alla tendenza a offrire ai consumatori (non necessariamente vegani) prodotti che rimandino al concetto di animal free e cruelty free.

Se amate i principi attivi di origine vegetale e biologica,  usare cosmetici solidi sarà per voi un’esperienza molto appagante. Le gemme di detergenti scrub solidi, shampoo, bagnoschiuma e balsamo solido, contengono infatti materie prime naturali concentrate, che rendono il loro impiego molto confortevole.

Per saperne di più visita il nostro shop online.

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