Ti sei mai chiest* quanto inquina il tuo deodorante?
Quanto inquina il deodorante che stai utilizzando ogni giorno?
Se tra i tuoi obiettivi c’è anche ridurre il tuo impatto ambientale, allora dovresti partire dagli oggetti di vita quotidiana che ti circondano, ad esempio shampoo e deodoranti.
Alcune ricerche hanno affermato che la produzione di questi cosmetici può arrivare a superare anche l’inquinamento di una macchina, ma vediamo com’è possibile.
Problema #1: i packaging
La maggior parte dei deodoranti, che siano in stick, spray o gas, sono realizzati con materiali plastici mixati ad alluminio, difficili da separare e di conseguenza da riciclare, infatti finiscono direttamente nei rifiuti indifferenziati con la sorte di non essere mai smaltiti.
Ricordiamo che la plastica ha un tempo di smaltimento nell’ambiente che va dai 450 ai 1000 anni, in base al suo spessore.
Per questo è bene scegliere prodotti con pack in carta.
Problema #2: le sostanze
Parliamo soprattutto dei deodoranti spray che contengono al loro interno gas come propano e butano, derivati del petrolio, che inquinano l’aria e influiscono sui cambiamenti climatici e sul riscaldamento globale.
Ogni volta che diamo una spruzzata di deodorante, liberiamo questi gas che si traducono in COV (composti organici volatili) tra i responsabili del buco dell’ozono.
Ogni anno nel mondo vengono utilizzate circa 25 miliardi di bombolette, tra deodoranti, lacche, profumatori spray per ambienti equivalenti ad 1,3 milioni di tonnellate di COV nell’atmosfera.
Ad oggi in Regno Unito la quantità di COV presente nell’aria, derivata da bombolette, supera quella rilasciata dalle auto in circolazione.
Problema #3: Alterazione naturale della sudorazione
La maggior parte dei deodoranti che troviamo in commercio fanno a gara tra di loro su chi blocca per più tempo la sudorazione, chi 24h, chi 48h, chi addirittura afferma di operare per 7 giorni interi evitando odori sgradevoli dalle proprie ascelle; ma ti sei mai chiest* come fanno questi prodotti ad agire in questa maniera?
Te lo spieghiamo subito.
Innanzitutto le sostanze svolgono un ruolo importante: siliconi, bicarbonato e sali di alluminio tendono ad occludere i pori della pelle bloccando la naturale sudorazione ed evitando così cattivi odori, questo perchè la maggior parte dei consumatori è convinta che sia il sudore in sé a puzzare, ma non è così!
Sono infatti i batteri che si creano sulla nostra pelle a causare cattivo odore e non il sudore.
La soluzione quindi è trovare un deodorante antibatterico e batteriostatico che riduce la proliferazione dei batteri senza alterare la traspirazione o la naturale sudorazione, da utilizzare ogni volta che il nostro corpo lo richiede, dopo un’accurata detersione delle ascelle, e non cercare un prodotto che blocchi tutto e ci permetta addirittura di ridurre i lavaggi nella settimana.
Il deodorante non deve essere identificato come un cosmetico che elimina il sudore, bensì come un cosmetico che neutralizza e riduce i batteri, causa dei cattivi odori.
E tu sapevi queste cose?
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